Affacciato sul lago vulcanico più grande d’Europa, l’agri-relais Il Poderaccio, gode di una posizione incredibile rivolta verso sud: assolata e riparata dai venti freddi provenienti da nord.
Al confine tra Toscana e Umbria, a pochi km dalle spiagge dell’Argentario, dalle terme di Saturnia, di Vulci e di Viterbo.
Secondo la celebre rivista americana Forbes, Bolsena è tra le dieci piccole città più belle d’Europa. Unica italiana a comparire nella classifica, Forbes sostiene che ha molto del fascino della Toscana alla quale confina, ma meno folla.
Bolsena è una vera e propria perla adagiata sulle sponde dell’omonimo lago che, con le sue acque cristalline e la bellezza del paesaggio, richiama molti turisti italiani e stranieri.
Per chi ama l’arte e la cultura, la Tuscia si rivela una delle aree archeologiche, storiche e naturali più belle e poco note d’Italia. Qui è possibile organizzare autonomamente, o con guide esperte da noi suggerite, visite guidate alle necropoli etrusche, alle ville rinascimentali, ai parchi naturali, ai borghi medievali o a quelli fantasma che sono tra i più in voga al momento. Le aree termali sono ricche di acque oligominerali tra le più salutari. Tutto a portata di mano con escursioni giornaliere: Viterbo e le sue terme è a soli 30 km, Orvieto 22 km, Roma 120 km, il mare a 55 km, Saturnia e le sue terme a 45 minuti, San Casciano dei Bagni e le sue Terme 30 minuti, il confine con la Toscana e con l’Umbria a 30 km.
La Tuscia è una terra antica, ricca di storia, tradizioni e leggende, piene di fascino e mistero.
Tra i luoghi più leggendari c’è il Parco dei Mostri di Bomarzo. Da non perdere assolutamente la Piramide etrusca che si trova anch’essa nel territorio di Bomarzo.
Altro luogo magico è l’Eremo di Poggio Conte vicino al fiume Fiora.
Una delle tradizioni più importanti nell’intero panorama nazionale è il Trasporto della Macchina di Santa Rosa (Patrimonio immateriale Unesco) che avviene il 3 settembre di ogni anno per omaggiare la santa tanto amata dai viterbesi. Importante e molto suggestiva è anche la festa del Corpus Domini (la cui origine avviene a Bolsena con il Miracolo Eucaristico avvenuto nella meravigliosa basilica di Santa Cristina) che esplode l’infiorata lungo le bellissime vie del centro storico.
La Tuscia, grazie alla varietà dei suoi prodotti tipici può essere definita il Paradiso dell’enogastronomia. La campagna, rimasta intatta negli anni perché priva di stabilimenti industriali, è selvaggia e ricca. Attualmente, la regina della produzione agricola della Tuscia senza dubbio è la nocciola, diffusissima sui Monti Cimini, tanto da caratterizzare fortemente uno scenario naturale reso già verdissimo dagli splendidi boschi querce, faggi e castagni.
Altro “gioiello” della Tuscia è sicuramente l’olio che costituisce uno dei simboli dell’agricoltura del Viterbese. L’olio più pregiato è quello di Canino, uno dei migliori del Lazio, che per la sua eccellenza ha ricevuto il riconoscimento del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Ci sono infine tantissimi altri prodotti forse meno noti a livello nazionale, ma di grandissima qualità legati strettamente alle tradizioni locali: la lenticchia d’Onano, l’anguilla e il coregone del Lago di Bolsena, l’aglio rosso di Proceno, il miele del Monte Rufeno, il pane nero di Monteromano, la sambuca viterbese, le castagne e i marroni dei Monti Cimini, la patata dell’Alto Lazio, le carote in bagno di Viterbo, il fagiolo di Sutri e il “fagiolo del Purgatorio” di Gradoli sono solo alcune di quelle “chicche” che il buongustaio esperto e curioso potrà scoprire nei ristoranti tipici del Viterbese. Questo immenso patrimonio agricolo e di tradizioni popolar si traduce nella genuinità e nella specificità dei prodotti della tavola.